Sull’applicazione anti-Covid della società Bending Spoons regna il mistero. Leggi l'articolo qui
Limiterà le libertà e sulla efficacia dubbi tecnici. In più c’è un problema di sicurezza nazionale. Dietro la compagine societaria anche una holding cinese. Leggi l'articolo qui
di Antonio Amorosi
Per tracciare la pandemia esiste un metodo ancora più semplice della App, l'utilizzo delle celle telefoniche. Guarda qui
Pubblichiamo un estratto dalla intervista del 17 aprile al Dr. Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università-azienda ospedaliera di Padova.
Andrea Crisanti è un virologo di esperienza internazionale, oggi direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università-azienda ospedaliera di Padova, prima di tornare a Padova ha lavorato per anni presso l' Imperial College di Londra. Crisanti ha studiato il focolaio del Comune veneto di Vò Euganeo.
Ecco cosa dice a proposito della tracciabilità di massa, con l’aiuto della tecnologia (leggi tutta l'intervista qui).
"Siccome non esisteranno più le misure di isolamento in senso stretto, cioè le persone in fase 2 saranno ritornate a muoversi, a lavorare, è chiaro che c’è bisogno di una tracciabilità elettronica dei contatti altrimenti non si ferma il contagio”.
Sul tema della tracciabilità-privacy si chiede: “Mettiamo a disposizione del consenso di qualcuno la salute pubblica? Sulla scelta politica – spiega – non mi pronuncio. Io come tecnico la ritengo una misura imprescindibile, ovviamente non posso entrare nel merito delle scelte politiche. Ma dal punto di vista tecnico è fondamentale l’adesione di massa, se questa adesione non avviene il problema da tecnico si trasforma in politico”.
Leggi l'articolo qui
Diverso perché non richiede inserimento dati da parte dei cittadini
Diretto perché non richiede installazione di sistemi di tracciamento
Decisivo perché è automatico, nel rispetto delle specifiche GDPR sulla Privacy
Tutte le possibili applicazioni Covid19 fino ad ora proposte chiedono ai cittadini di inserire i propri dati "su base volontaria".
Quanti cittadini inseriranno i propri dati?
UBQITY utilizza i dati esistenti in modo automatico, senza alcun inserimento manuale.
Inoltre funziona anche con cellulari di vecchia generazione, quindi senza geolocalizzazione, connessione dati o bluetooth.
Noi ci siamo domandati:
- chi possiede i dati sanitari dei cittadini? I medici di base
- chi sa dove si muovono i cittadini? Gli operatori telefonici
UBQITY utilizza i dati di spostamento delle SIM Mobili, rilevati dalle celle degli operatori telefonici e i dati di patologie dei cittadini, incluso Covid19,
provenienti dai database dei medici di base, per fornire in tempo reale informazioni di prossimità.
UBQITY, a differenza di tutti gli altri progetti:
- non richiede inserimento dati da parte dei cittadini
- non richiede installazione di sistemi di tracciamento
Inoltre rispetta le specifiche del GDPR sulla Privacy.
Tutti i dati sono anonimi e criptati, quindi nomi e cognomi non vengono acquisiti alla fonte, perché a UBQITY non interessano.
Basterà che il cittadino dia il consenso informato al medico di base e all'operatore telefonico mobile ed acceda ad UBQITY.
I dispositivi di nuova generazione potranno godere anche del beneficio della geolocalizzazione.
Il meccanismo di questo progetto consente di segnalare le situazioni di potenziale pericolo di contagio per i cittadini, evitando quindi anche il blocco dell'economia causato dal blocco delle attività, salvando milioni di posti di lavoro.
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